Nonostante una passione per l'arte nata in adolescenza, dipinge con rigore tematico solo da pochi anni: segni simbolici, colorati, in alcuni casi espressamente geometrici, grazie a linee, curve, elementi sferoidali, antitetici a cuspidi, linee dritte, contrastate da forti e contrastanti sciabolate di colore. Come noto, l'attività lavorativa degli artisti in età adulta - che non elevano l'arte a professione di vita - spesso influisce sulla loro creatività. In questo caso, due sono i canali tematici verbalmente ammessi dall'autrice come sua continua fonte ispiratrice, nel corso di una breve intervista: la forte autoaffermazione del proprio 'io' al femminile, unita al diuturno contatto professionale con il disagio mentale e sociale. A nostro avviso, l'attività di psichiatra non può che portare fecondi frutti nel campo della creatività artistica, dove introspezione, istinto, contaminazioni di esperienze, emozioni a pelle, si trasferiscono irrimediabilmente sulla tela. Se a questa indispensabile 'tavola degli elementi' aggiungiamo gli inevitabili contagi portati dalla professione, coniugata al femminile, i risultati devono per forza essere interessanti. Anche il titolo della personale è affascinante: "Cocoon". In inglese significa bozzolo, guscio ed è forse ancora ricordato da molte persone per aver 'marcato' un simpatico film di fantascienza negli anni '80. Sia nel famoso lavoro di Ron Howard, che sul dizionario, il bozzolo ci rivela - a livello di metalinguaggio - bisogni di protezione, calore, casa... Consideriamo perciò il titolo della mostra di Sandra Ansaldi un importante valore aggiunto per ulteriori informazioni su autrice e dipinti. Trasferiamo sulla carta le prime impressioni nate osservando alcuni suoi lavori: cosa dire della serie intitolata "Esclamazioni", decina di dipinti ad olio, stretti e alti, colorati con tinte piatte e attraversati da lunghe virgole e grossi tondi scuri? Rappresentano bisogno di serenità, di quiete ulteriore, o piuttosto fughe in avanti per sfuggire realtà difficili? Ben più impegnativo è commentare l'enigmatico pezzo che dà il titolo alla mostra del Diwan Café; si tratta dell'imponente dipinto contenente un elemento di forma ovoidale intitolato, appunto, "Cocoon", corposo e materno contenitore di misteriosi simboli archetipici, dove forse convivono irrequietudini femminee immerse, placate da un liquido amniotico, preziosamente contenuto dal bozzolo vitale.... Compito non facile, inquadrare Sandra Ansaldi, giovane artista dal sorriso incredibilmente limpido e accattivante. Di certo i violenti chiaroscuri, le bolle colorate sono segnali forti, in grado di dare una 'cifra' alla pittrice di Mondovì, evidenziandola come autrice, forse ancora in divenire, ma sicuramente non scontata. Gli astrattismi, le figure geometriche non fuggono però l'uomo, l'antropomorfo, anzi lo cercano quasi con ossessione nel suo profondo, fra le sue pieghe più nascoste. Le sfere, i fasci di luce, le forme tonde e sinuose rappresentano forse il punto finale e di partenza dell'essere, "Ente" per eccellenza, al quale la Ansaldi si aggrappa e cerca di ritrarre. A parte sporadici casi, non ci sono visi, né occhi, gambe, né braccia nella sua produzione. Lei va avanti sicura al profondo dell'umano, un essere sbocciato dal niente e inserito in un utero di idee e speranze. La sua è pittura salvifica, rigenerante per l'attento fruitore d'arte. Gli svolazzi curvilinei di certi dipinti, pur creandogli importanti interrogativi, gli faranno recuperare forse insospettabili capacità ermeneutiche, interpretative, in un intenso sforzo critico. Pensiamo comunque che questo saprà alla fine ben giudicare questi lavori, premiandoli con giudizi positivi e benevoli. La considerazione sulla giovane età di Sandra Ansaldi non può che far pensare ad una lunga carriera artistica davanti a sé, che la porterà ancora ad essere fra i protagonisti delle nostre pagine di critica.
Diwan Cafè - Caffè letterario
Via Baretti, 15/C - Torino
"Cocoon" Personale di Sandra Ansaldi
Dal 10 febbraio al 3 marzo 2007